Proteinuria e tempo di sopravvivenza nei cani con linfoma
La proteinuria, definita come un'anormale escrezione urinaria giornaliera di proteine, è un riconosciuto fattore prognostico negativo per le malattie renali del cane e del gatto.
Un recente studio pubblicato sul Journal of Veterinary Internal Medicine (Skinner et al 2024) ha valutato l'associazione tra proteinuria e sopravvivenza nei cani con diagnosi di linfoma.
Lo studio condotto presso l'Università della Florida, ha arruolato 86 cani con diagnosi di linfoma, in vari stadi e sottostadi clinici. In questo gruppo di pazienti, i linfomi a fenotipo B-cell avevano una prevalenza del 75% contro il 25% di quelli a fenotipo T-cell.
La proteinuria è stata determinata con il solo dipstick urinario o con il rapporto tra determinazione semiquantitativa del dipstick e il valore del PS urinario, similmente a quanto recentemente descritto da Barchillon et al (JVIM 2024), e riassunto in un nostro recente blog (https://www.mylavblog.net/component/content/article/137-2024/448).
Indipendentemente dal metodo utilizzato per definire la presenza o assenza di proteinuria e determinarne l'intensità, i pazienti affetti da linfoma con proteinuria avevano un tempo di sopravvivenza più breve rispetto ai cani non proteinurici. Anche il grado di proteinuria era associato alla sopravvivenza (più breve in presenza di una proteinuria più marcata, vedi Figura 1).
Figura 1. Curve di sopravvivenza in cani con linfoma e vari gradi di proteinuria, determinati con il rapporto tra il valore di proteine del dipstick urinario e il PS urinario (tratto da Skinner et al, JVIM 2024).
La proteinuria non mostrava invece una associazione con lo stadio/sottostadio clinico o con il fenotipo del linfoma.
Lo studio in esame purtroppo presenta alcuni limiti legati alla natura retrospettiva, al numero ridotto di casi nei vari sottogruppi, alle diverse tipologie di trattamento chemioterapico effettuato e al fatto che in nessun caso la proteinuria è stata misurata con il più accurato sistema del rapporto PU/CU (proteine urinarie quantitativamente misurate, rapportate al valore di creatinina urinaria). Nonostante queste limitazioni, questo rilievo urinario sembra rappresentare un fattore prognostico negativo in questa patologia neoplastica.
Non è chiara l'eziopatogenesi della proteinuria nei cani con linfoma e più in generale con le neoplasie: potrebbe rappresentare una condizione indotta dalla patologia neoplastica o da comorbidità. In numerose altre patologie neoplastiche del cane è possibile rilevare proteinuria (Prudic et al, 2018), ma lo studio di Skinner et al. sembra dimostrare anche una associazione con la prognosi.
Per chi volesse approfondire l'argomento vi invitiamo a leggere l'articolo originale al seguente link:
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/jvim.17144
Bibliografia:
Barchillon M, Perez-Nieves N, Palerme JS. Evaluation of a urine dipstick protein to urine specific gravity for the detection of proteinuria in dogs and cats. Journal of Veterinary Internal Medicine. 2024 Mar-Apr;38(2):1060-1067. doi: 10.1111/jvim.17001.
Prudic RA, Saba CF, Lourenço BN, Bugbee AC. Prevalence of proteinuria in a canine oncology population. J Small Anim Pract. 2018;59:496-500.
Skinner SM, Specht AJ, Cicchirillo V, Fox-Alvarez S, Harris AN. Association of proteinuria at time of diagnosis with survival times in dogs with lymphoma. Journal of Veterinary Internal Medicine. 2024; DOI: 10.1111/jvim.17144.
Walter Bertazzolo, Med. Vet. EBVS European Specialist in Veterinary Clinical Pathology (Dipl. ECVCP); Direttore Scientifico di MYLAV
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