Ho un animale con un versamento linforragico: ed ora?
I versamenti linforragici sono raccolte causate dall'accumulo di liquido derivante dal circolo linfatico in una cavità sierosa. E’ importante saperli riconoscere in quanto le eziologie sottostanti non sono numerose, e le diagnosi differenziali sono solitamente facili da risolvere.
Questo tipo di versamenti sono particolarmente frequenti nel gatto, in particolare nel cavo pleurico. L’accumulo di materiale linfatico nel cavo sieroso può dipendere principalmente da due ragioni:
- Una rottura di uno o più vasi: ad esempio a seguito di un trauma o di una chirurgia. In questi casi è ovviamente molto importante avere un’anamnesi accurata del paziente.
- Una ostruzione al normale flusso linfatico: questa può essere causata da un deficit del ritorno venoso al cuore, da una compressione causata da una massa o da un esito di una chirurgia, ecc. In questi casi la diagnostica per immagini sarà fondamentale per identificare il possibile problema sottostante.
Va innanzitutto ricordato che in base al tipo di linfa che si viene ad accumulare nella cavità, i versamenti linforragici si suddividono in due grandi categorie:
1) CHILOSI: sono liquidi che contengono chilomicroni, ovvero quelle particelle lipidiche che si formano a livello enterico e giungono da qui al circolo sistemico attraverso il dotto toracico. Solo questo tipo di linfa ha quindi quel classico aspetto "lattescente" dovuto alla elevata concentrazione di trigliceridi. In queste raccolte infatti la concentrazione di questi ultimi è molto più alta rispetto a quella del siero, mentre risulta più bassa quella del colesterolo. La determinazione biochimica di questi due analiti è infatti fondamentale per confermare definitivamente che il liquido cavitario sia realmente di natura chilosa.
Da un punto di vista cellulare, contengono in prevalenza una numero variabile di linfociti, ma col passare dei giorni il numero di macrofagi e neutrofili tende ad aumentare, in quanto il chilo è irritante per la superficie sierosa, diventando così della raccolte con aspetto microscopico molto simile a quello di un essudato asettico. La maggior parte delle raccolte chilose si rileva in torace, soprattutto nel gatto. L'ascite chilosa o il chilopericardio sono eventi molto rari.
Figura 1. Classico aspetto lattescente di un versamento chiloso.
2) NON CHILOSI: sono liquidi di aspetto trasudatizio, con concentrazioni di trigliceridi e colesterolo invertite rispetto al chilo (trigliceridi bassi e colesterolo più alto). Quello che ci deve far pensare che abbiano un’origine linfatica è la predominanza di cellule linfoidi mature all'esame citologico. La linfa che non deriva dal tratto enterico, formatasi dal riassorbimento del liquido interstiziale nei tessuti, ritorna al circolo generale con i linfatici ma non ha un aspetto lattescente in quanto è priva dei chilomicroni. Questo tipo di raccolta è estremamente comune nel gatto, in cui si rileva spesso nel cavo pleurico.
Figura 2. Schema generale dei versamenti di natura linforragica.
Indipendentemente dal fatto di essere o meno chilosi, i versamenti linforragici hanno alcune cause particolarmente comuni che vanno considerate in successione:
Step 1: escludere una eziologia traumatica (ad esempio un recente trauma da investimento, da morso o da caduta dall’alto) ed un esito di una chirurgia dei visceri (es per formazione di sinechie lungo i vasi linfatici)
Step 2: escludere un problema di circolo sistemico attraverso una accurata valutazione cardiologica ed ecografica: nei gatti ad esempio le cardiopatie sono la principale causa di raccolta linforragica (chilosa e non) in torace.
Step 3: escludere la presenza di masse neoplastiche o non–neoplastiche, che comprimendo i tessuti, determinino una stasi del circolo linfatico
Nel caso in cui non si riesca ad individuare un'evidente eziologia, queste raccolte vengono definite “idiopatiche” e probabilmente sono secondarie ad ostruzioni vasali di difficile individuazione.
Walter Bertazzolo, Med. Vet. EBVS European Specialist in Veterinary Clinical Pathology (Dipl. ECVCP); Direttore Scientifico di MYLAV.
Commenti (2)
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Scusa Walter, volevo chiedere se il fatto di discriminare il chilo dallo pseudochilo ci indirizza già verso dove ricercare il problema, e se si come. Da altre parti leggevo che differenziarli non sempre ci aiuta nell'individuare la patologia sottostante. Grazie
Francesco0 Mi piace -
Caro Francesco, la differenziazione è solo basata sulla diversa concentrazione in trigliceridi e colesterolo: è simile al plasma per i versamenti linforragici non chilosi (quelli che una volta si chiamavano pesudochilosi), mentre è caratterizzata da elevati trigliceridi e basso colesterolo nel chilo vero e proprio.
In relazione poi alle cause sottostanti, sono simili (cardiopatie e neoplasie in primo luogo), ma quelli chilosi possono essere anche causati da traumi o essere post-chirurgici.
Walter0 Mi piace
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