Linfoma canino e Leishmaniosi: esiste una associazione tra le due patologie?
Il linfoma canino e la Leishmaniosi sono due patologie molto comuni in Italia e capita talora di osservare pazienti con entrambe le patologie. Dato che tra le possibili spiegazioni eziopatogenetiche del linfoma, vi è anche una stimolazione infiammatoria/immunitaria cronica, è lecito chiedersi se una infestazione da Leishmania, o più in generale una malattia infettiva da vettore (Vector Borne Disease – VBD), possa predisporre allo sviluppo del linfoma nel cane.
Figura 1. Linfoma ad alto grado sottocutaneo, in un cane con concomitante infestazione da Leishmania.
Un recente studio pubblicato su Veterinary Compatarive Oncology (Henriques et al., VCO 2021; 19: 183-190) ha cercato di rispondere a questa domanda: esiste una associazione tra una VBD e il linfoma nel cane? In particolare, gli autori dello studio hanno valutato, mediante esame sierologico per immuno-fluorescenza, le seguenti VBD: leishmaniosi, bartonellosi (B. henselae), ehrlichiosi (E. canis) ed anaplasmosi (A. phagocytophilum). Una porzione di tessuto linfonodale è stata inoltre utilizzata per ricercare DNA degli agenti eziologici, mediante biologia molecolare (PCR).
Lo studio è stato condotto su 61 cani affetti da linfoma multicentrico, provenienti dall’area urbana di Lisbona in Portogallo, zona geografica con una elevata prevalenza di VBD. La maggior parte dei cani erano affetti da linfoma ad alto grado, in prevalenza dal comune Diffuse Large B-cell Lymphoma (DLBCL) ed in minore misura da linfoma T (Peripheral T-Cell Lymphoma – Not Otherwise Specified; PTCL-NOS).
Nessun cane incluso in questo gruppo aveva una positività sierologica o molecolare per E. canis, A. phagocytophilum e B. henselae. Per quanto concerne invece Leishmania, si è rilevata una siero-prevalenza del 8% ed una positività alla PCR nel 3% dei casi.
Confrontando questi dati con quelli epidemiologici già pubblicati, relativi alla prevalenza di queste VBD in Portogallo, non si sono rilevate differenze significative. I valori di prevalenza per Leishmania nei cani con linfoma erano infatti simili a quanto già pubblicato, mentre risultavano nettamente più bassi per le altre VBD. Sebbene lo studio abbia delle evidenti limitazioni (basso numero di cani inclusi, mancanza di un gruppo di cani di controllo e confronto con dati epidemiologici ottenuti da altre ricerche), questi risultati tendono quindi ad escludere un ruolo eziopatogenetico rilevante delle VBD nello sviluppo del linfoma canino.
Walter Bertazzolo, Med. Vet. EBVS European Specialist in Veterinary Clinical Pathology (Dipl. ECVCP); Direttore Scientifico di MYLAV.
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