Il campionamento in microbiologia - 6^ parte
Cari colleghi, parliamo oggi delle metodiche di corretto campionamento per eseguire una coprocoltura.
Innanzitutto tenete presente che la coprocoltura prevede svariati brodi di coltura e terreni diversi; questo signfica che il campione va diviso per ciascun terreno/brodo durante la processazione quindi in genere sono necessari almeno 5 gr di feci. Il tampone rettale è quindi sconsigliato poiché non raccoglie una quantità sufficiente di materiale.
Il campione va raccolto nella maniera più pulita possibile (non dalla terra del giardino per intenderci) e va messo in un barattolo sterile. E’ preferibile utilizzare campioni freschi, raccolti entro le 24h poiché la conservazione e le rapide variazioni di pH possono contrastare l’isolamento di determinati patogeni.
Altra cosa fondamentale: la coprocoltura andrebbe fatta nel momento in cui le feci non sono formate. Se le feci sono completamente formate, difficilmente avremo dei campioni significativi.
Ricordiamo infine che numerosi microrganismi potenzialmente patogeni (Shigella, Salmonella, Campylobacter, ecc.) possono essere isolati anche da soggetti sani e la loro presenza non è detto che possa essere associabile ad una sintomatologia clinica.
Marta Medardo, responsabile del settore di Microbiologia di MYLAV
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