Identificazione dei microrganismi mediante MALDI-TOF: cos'è e come funziona?
Nel 2013 la FDA (Food and Drug Administration), ha autorizzato l’utilizzo della tecnologia MALDI TOF per l’identificazione dei microrganismi patogeni responsabili delle infezioni: lo spettrometro di massa si è diffuso nei laboratori di microbiologia umani e solo recentemente è approdato anche in quelli veterinari.
Il laboratorio di analisi veterinarie La Vallonèa è uno tra i pochi laboratori di analisi veterinarie nel panorama italiano a possedere questa metodica innovativa (MALDI-TOF MS Matrix Assisted Laser Desorption/Ionisation Time-Of-Flight Mass Spectrometry). Cerchiamo di spiegarvi in cosa consiste e cosa comporta questa tecnologia in pratica.
Quali sono i vantaggi di questa nuova metodica? Innanzitutto la velocità di tipizzazione del microrganismo (in pochi minuti si ha già una risposta), ma soprattutto la maggiore accuratezza della tipizzazione, che grazie a questa metodica completamente automatizzata, realizza una vera e propria “impronta digitale” del batterio/micete.
Come funziona in termini semplici questa tecnologia?
La tecnica consiste nell'assorbire la colonia d’interesse (ottenuta tramite esame colturale classico, quindi isolata in piastra dopo opportuna semina) su di una matrice, la quale all’interno del macchinario, in presenza di condizioni di vuoto, viene irradiata con un fascio laser. Il risultato è la disgregazione del campione in numerosissimi frammenti, i quali vengono accelerati da un campo elettromagnetico adiacente e migrano fino a raggiungere una membrana analizzatrice. Il tempo in cui questi frammenti raggiunono la membrana (“tempo di volo”) dipenderà dalla loro grandezza molecolare. Ecco così che l’identificazione dei microrganismi avviene tramite l’ottenimento di spettri di assorbimento, i quali vengono confrontati in un database contenente quello di innumerevoli specie già note ed identificate: si realizza così un profilo proteico caratteristico per ciascun microrganismo, proprio come nella realizzazione di un identikit o meglio ancora di un’impronta digitale. L’accuratezza con cui si raggiunge il risultato finale arriva fino al 99,9%!
Perchè è così importante affidarsi ad una metodica così accurata? Si è sempre detto che nei confronti di una infezione batterica, da un punto di vista strettamente clinico, ci interessa sapere più le sensibilità ai vari antibiotici che il nome e cognome del batterio coinvolto. Sicuramente lo scopo finale dell’antibiogramma è quello di impostare una corretta terapia, e dunque maggior riguardo si avrà nella lettura delle sensibilità agli antibiotici ma ricordiamo anche un’altra cosa fondamentale: le interpretazioni dei breakpoints di sensibilità dipendono sempre dal genere e dalla specie del batterio isolato.
Facciamo un esempio puramente indicativo: una determinata MIC espressa da un batterio Escherichia coli avrà un suo significato, ma la stessa MIC espressa da un Citrobacter koseri potrebbe averne uno completamente diverso (e perciò risultare sensibile in un caso o resistente nell’altro a seconda dell’identificazione ottenuta, pur essendo entrambi dei batteri Gram negativi).
E’ questo il motivo per cui è così cruciale assicurare un’identificazione corretta: è l’unico modo per avere un profilo di sensibilità agli antibiotici attendibile.
Marta Medardo, Responsabile del settore di Microbiologia di Mylav.
Commenti (2)
-
Ospite - Marta Medardo
PermalinkCiao Gaetano
i risultati che si ottengono con il malditof per le ID sono molto rapidi: appena hai una colonia pura e con crescita adeguata la carichi nel macchinario e la risposta ce l'hai nell'ordine di minuti. Ma devi avere una colonia con crescita pura e soddisfacente, non stentata. I tempi delle MIC invece si aggirano intorno alle 16-24 ore se effettuati con microdiluizione automatizzata. A questi tempi devi naturalmente aggiungere il tempo di crescita dei microrganismi su piastra.
Marta Medardo
Microbiologia MYLAV0 Mi piace
Lascia i tuoi commenti
Login per inviare un commento
Posta commento come visitatore