PERCHE' PERIODICAMENTE CAMBIAMO GLI INTERVALLI DI RIFERIMENTO?
Gli INTERVALLI DI RIFERIMENTO sono uno strumento essenziale per guidare le decisioni cliniche dei medici. Tuttavia devono essere adattati nel tempo, per poter mantenere la loro efficacia. Scopriamo il perché.
Nella pratica clinica, i risultati degli esami di laboratorio vengono confrontati con “valori di normalità” (INTERVALLI DI RIFERIMENTO- IR) ottenuti da una popolazione di animali considerati clinicamente sani (cosiddetta “popolazione di riferimento”). Questi intervalli includono le misure biologiche registrate nel 95% degli animali sani, escludendo il 2,5% degli estremi bassi ed alti (Figura 1).
Gli IR vengono determinati con approcci statistici particolari, definiti da linee guida internazionali e variabili in funzione della numerosità del campione esaminato e della distribuzione statistica dei valori.
Figura 1. Esemplificazione del metodo di determinazione degli IR in una serie di misure biologiche con distribuzione normale (gaussiana).
Per essere clinicamente utili, gli IR devono essere riferiti alla popolazione afferente al laboratorio, e ottenuti con lo stesso strumento, metodo e reagenti con cui verranno eseguiti gli esami nella routine diagnostica del laboratorio stesso.
Quest’ultimo aspetto è particolarmente delicato, in quanto le condizioni operative di un laboratorio di analisi sono in continua evoluzione, non solo in termini di strumentazioni, subendo continui e periodici upgrade, che ne migliorano costantemente le prestazioni.Gli stessi reagenti possono fornire prestazioni variabili in funzione dei processi produttivi del fornitore o di variazioni della calibrazione della metodica analitica. Nel tempo inoltre variano le procedure di invio, ricezione e processazione dei campioni, che possono cambiare le condizioni ed i tempi in cui il campione viene analizzato.
Da tutto quanto sopra riportato, ne deriva che ogni laboratorio di analisi biologiche dovrebbe costantemente monitorare non solo la qualità dei risultati attraverso l’applicazione di procedure di controllo quotidiane, che verifichino che il metodo sia sufficientemente preciso ed accurato, utilizzando calibratori e controlli, ma dovrebbe valutare periodicamente che i risultati di animali sani si mantengano all’interno degli IR in uso.
Qualora ciò non avvenisse, gli IR devono essere aggiornati alla nuova situazione preanalitica o analitica, in modo da mantenere elevate le performances del laboratorio in termini di capacità di differenziare gli animali sani dai malati.
Molti di voi avranno notato nel tempo che il Laboratorio Mylav, grazie al lavoro di un comitato scientifico interno, modifica alcuni IR di varie tipologie di esami (es. nella biochimica clinica o nell'ematologia).
Queste periodiche modifiche servono proprio per soddisfare le necessità di cui sopra.
Per cui non preoccupatevi se gli IR ogni tanto vengono modificati, preoccupatevi piuttosto se il vostro laboratorio di riferimento non li modifica mai.
Saverio Paltrinieri, Med. Vet. EBVS European Specialist in Veterinary Clinical Pathology (Dipl. ECVCP)
Walter Bertazzolo, Med. Vet. EBVS European Specialist in Veterinary Clinical Pathology (Dipl. ECVCP); Direttore Scientifico di MYLAV
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