Un nuovo metodo per l'identificazione dei gruppi sanguigni dei gatti
Il principale sistema di antigeni di superfice degli eritrociti dei gatti è il ben noto AB, nel quale si distinguono tre possibili combinazioni: A, B ed AB. Il riconoscimento del gruppo sanguigno di un paziente felino è molto importante in alcune situazioni cliniche, in cui vi possa essere il rischio di reazioni trasfusionali o emolitiche neonatali.
Infatti, dopo i 3 mesi di età, i gatti di gruppo A hanno naturalmente degli anticorpi anti-B e, viceversa, i gatti di gruppo B hanno anticorpi naturali anti-A. I gatti di gruppo AB sono riceventi universali, in quanto non hanno anticorpi naturali.
Le reazioni trasfusionali possono essere lievi e non pericolose, nel caso di una trasfusione di sangue di gruppo B ad un gatto A, mentre possono essere estremamente gravi e potenzialmente letali in caso di sangue A trasfuso ad un gatto di gruppo B. Allo stesso modo, una femmina B che abbia partorito gattini di gruppo A, trasferirà col colostro degli anticorpi anti-A molto potenti in grado di determinare una eritrolisi neonatale letale.
Per queste ragioni, può essere molto importante poter determinare con una elevata accuratezza il gruppo sanguigno dei pazienti felini in certe situazioni cliniche. Qualora non fosse possibile la determinazione del gruppo, è infatti necessario ricorrere ad un “cross-match” tra campioni di sangue, procedura semplice nella pratica ma un po’ lunga ed indaginosa.
Per comprendere le basi del sistema AB del gatto, dobbiamo fare alcune considerazioni di carattere fisiologico. Gli eritrociti felini possono esprimere sulla loro superficie di membrana l’antigene A (Acido N-Glicolil-Neuraminico - NG), l’antigene B (Acido N-Acetil-Neuraminico - NA) o entrambi.
La base del fenotipo eritrocitario, dipende dall’attività di un enzima (cytidine monophosphate-N-acetylneuraminic acid hydrolase - CMAH) che converte il NA a NG.
Nei gatti di gruppo A, l’attività enzimatica del CMAH è elevata e quindi tutto il NA viene convertito in NG. Nei gatti di gruppo B invece, l’attività del CMAH è irrilevante, per cui gli eritrociti esprimono in superficie solo NA. Nei gatti di gruppo AB, la situazione è intermedia, con un enzima CMAH solo parzialmente attivo, per cui sulla superficie di membrana sono presenti sia NG che NA.
Figura 1. Disegno schematico dell'espressione antigenica di superficie degli eritrociti di gatto.
Il fenotipo (A, B o AB) dipenderà quindi dalla produzione del fatidico enzima CMAH, la cui ereditarietà è di tipo autosomico, con tre tipi di varianti alleliche differenti:
Allele "A" dominante su "ab" e "b"
Allele "ab" recessivo ad "A" e dominante su "b"
Allele "b" recessivo sugli altri due
Riassumendo, possiamo schematizzare che: A > ab > b (Vedi Tabella 1). I gatti con almeno un allele A, produrranno un enzima CMAH completamente attivo.
Tabella 1. Correlazione tra i fenotipi del sistema di antigeni AB e le possibili combinazioni alleliche ad essi associate.
Fenotipo |
Genotipo - Combinazioni alleliche |
Gruppo A |
A/A; A/ab; A/b |
Gruppo B |
b/b |
Gruppo AB |
ab/ab; ab/b |
A differenza di quanto si può pensare, il gruppo AB non è quindi una combinazione dei due alleli A e b, ma legato ad un allele specifico ab.
I test più comunemente utilizzati per la determinazione dei gruppi sanguigni sono basati su reazioni antigene-anticorpo che vengono rilevate mediante agglutinazione (ad esempio su appositi supporti cartacei o su colonnine di gel). Purtroppo l’accuratezza di questi test non è assoluta e ci possono essere piccole percentuali (<5%) di risultati falsi.
Dal punto di vista molecolare, per la determinazione dei gruppi sanguigni felini, negli anni sono state individuate alcune mutazioni nel gene codificante l’enzima CMAH, che tuttavia consentivano solo di escludere il raro allele “b”. Quindi l’unica informazione ottenibile era se il fenotipo fosse di gruppo B, ma in caso di assenza dell’allele b, non era possibile stabilire con esattezza se fosse di gruppo A o AB.
Inoltre, nel tempo questo sistema ha evidenziando in alcuni casi delle discordanze tra il gruppo sanguigno dedotto dall’analisi molecolare e quello effettivamente posseduto dai pazienti felini, spingendo i ricercatori ad identificare altre mutazioni nello stesso gene, allo scopo non solo di ridurre possibili incongruenze, ma anche e soprattutto identificare il genotipo completo e non solo una parte di esso.
A tal scopo, nel 2019 Kehl e collaboratori hanno pubblicato uno studio dove hanno testato un pannello di cinque specifiche mutazioni nel gene CMAH, in oltre duemila gatti di diverse razze. Questa nuova procedura consente di determinare in modo dettagliato il genotipo che determina il gruppo sanguigno felino, in una delle possibili combinazioni riportate nella tabella 1, risolvendo le ambiguità osservate con i precedenti test.
Visti questi importanti miglioramenti, da quest’anno Mylav tipizzerà a livello molecolare i gruppi sanguigni richiesti basandosi sullo schema di Kehl et al., 2019.
Per chi volesse approfondire l'argomento, vi rimandiamo all'articolo disponibile online liberamente:
(https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6520129/)
Michele Marino, Biol. Mol.; Responsabile del settore di Biologia Molecolare di MYLAV
Walter Bertazzolo, Med. Vet. EBVS European Specialist in Veterinary Clinical Pathology (Dipl. ECVCP); Direttore Scientifico di MYLAV
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