Ho un animale con un versamento "alieno"...e ora?
Chiudiamo questa breve serie di blog sui versamenti cavitari, parlando di situazioni "strane", non riconducibili alle varie categorie di raccolte che abbiamo cercato di schematizzare nelle puntate precedenti.
Li ho chiamati provocatoriamente "versamenti alieni", ma di cosa si tratta?
Nelle varie puntate precedenti abbiamo fatto un resoconto sommario delle varie tipologie di raccolte cavitarie, classificate secondo quanto descritto in letteratura. Ci sono tuttavia situazioni, per fortuna piuttosto rare, che escono da quegli schemi e non possono quindi essere effettivamente classificate in una categoria precisa. Vi faccio un paio di esempi.
Una patologia infrequente ed anche negletta, è la cestodiasi peritoneale, causata da tenie del genere Mesocestoides.
In questa infestazione, normalmente il parassita adulto si localizza a livello intestinale dei canidi. Può tuttavia capitare che larve di vario aspetto (tetratiridi e larve acefaliche), riescano ad invadere il peritoneo (e molto raramente anche la pleura): in questi casi è come se il nostro cane o gatto, si comportasse da ospite intermedio e non da ospite definitivo.
La presenza di larve è talora rinvenuta accidentalmente durante interventi di routine addominali: in questi casi si possono rilevare parassiti biancastri sulla superficie sierosa, che ad una più attenta ispezione risultano essere mobili. Nei casi più sfortunati tuttavia, il peritoneo viene invaso da larve di aspetto irregolare (dette acefaliche, perché prive di una porzione cefalica ben formata e riconoscibili al microscopio), che sono in grado di moltiplicarsi per scissione e diventare numerosissime. La loro presenza determina quindi una peritonite cronica molto grave, con formazione di liquido torbido talora emorragico, contenente numerose cellule infiammatorie, necrotiche e per l'appunto larve di alcuni mm. A tutti gli effetti potremmo quindi considerarlo un essudato, ma di derivazione parassitaria.
Questa condizione è molto grave in quanti di difficile risoluzione, richiedendo periodi molto lunghi di trattamento antiparassitario, che tuttavia di solito non riescono ad eradicare completamente l'infestazione.
Figura 1. Liquido addominale di un cane, contenente numerose formazioni biancastre di pochi mm, che ad una attenta visualizzazione possono essere mobili, riconducibili a larve acefaliche di cestodi.
Figura 2. Aspetto microscopico di una larva acefalica, dopo una normale preparazione e colorazione citologica: i parassiti appaiono come formazioni irregolari basofile contenenti numerose formazioni ovali rifrangenti, riferibili a corpuscoli calcarei, tipici dei cestodi.
Una seconda situazione ancora più rara, è il rinvenimento di un liquido di aspetto mucinoso e filante, molto viscoso, simile a quanto si può osservare nella FIP di alcuni gatti, ma più denso e non riconducibile a questa eziologia.
In alcuni casi il liquido può essere denso come un gel per capelli. Quando si rilevano raccolte con questo aspetto macroscopico, bisogna considerare due eziologie in particolare:
1) la rottura di un viscere contenente liquido mucinoso: questo può succedere a seguito di rotture esofagee (in cui sia la saliva che il reflusso gastrico possono riversarsi nel cavo pleurico), oppure come conseguenza di rottura della parete gastrica, con fuoriuscita di contenuto in addome.
2) la produzione di materiale mucinoso da parte di una neoplasia: è un evenienza estremamente rara, ma sia i mixosarcomi che i carcinomi mucinosi dei visceri possono rompersi o invadere la superficie sierosa, continuando a produrre materiale molto viscoso.
Figura 3. Aspetto macroscopico di un essudato molto viscoso raccolto dal cavo addominale di un gatto con una rottura della parete gastrica.
Walter Bertazzolo, Med. Vet. EBVS European Specialist in Veterinary Clinical Pathology (Dipl. ECVCP); Direttore Scientifico di MYLAV.
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