CHE SUCCEDE A QUESTO BIOCHIMICO ? - ERRORI DA EVITARE
Ogni giorno processiamo centinaia di profili biochimici, e ogni giorno ce n’é qualcuno che mostra queste gravi alterazioni biochimiche:
- Grave ipocalcemia (talvolta a livelli neppure misurabili)
- Grave ipomagnesiemia (idem come sopra)
- Grave iperkaliemia (spesso a concentrazioni incompatibili con la vita)
- Grave iposideremia
Questo induce molti clinici a pensare: “cosa avrà di così grave questo animale” oppure “il laboratorio ha sicuramente contaminato il mio campione”… ecc.
Ebbene la risposta è molto semplice in realtà le gravi alterazioni elettrolitiche sono al 100% la conseguenza di contaminazione con EDTA, anticoagulante d’elezione per l’esame emocromocitometrico, che è un’evenienza, come già sottolineato, davvero molto frequente.
Ma come può accadere?
Il problema si realizza appena dopo che avete prelevato il sangue in siringa da un vostro paziente. Quando si sposta il sangue dalla siringa alla provetta da emocromo, il cono della siringa stessa può venire a contatto con tracce di anticoagulante toccando la provetta più o meno inavvertitamente nella sua parte interna.
Quando successivamente trasferite il sangue residuo nella provetta da siero o con litio eparina, viene trascinata anche una piccolissima quantità di EDTA dalla prima.
Quantità minime di questa sostanza hanno il potere di chelare molto efficacemente il calcio, il ferro ed il magnesio. Inoltre, contenendo molto potassio (trattandosi di K3EDTA), questo elettrolita verrà invece addizionato al campione.
Vi mostriamo un video di come questo può accadere: non è poi così improbabile, no….?
Walter Bertazzolo, Direttore Scientifico di MYLAV
Ugo Bonfanti, Direttore Sanitario di MYLAV
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