Quanto può essere rischioso un prelievo di midollo osseo?
Nel nostro blog ci siamo spesso soffermati sui consigli pratici per ottimizzare la qualità dei campionamenti di midollo osseo. Non ci siamo però mai occupati degli eventuali rischi della procedura. Ne parliamo in questo nuovo post.
Foto per gentile concessione del Dr. Mazzocchi Davide.
Ho sempre pensato che i rischi legati al campionamento di midollo osseo fossero molto remoti e le eventuali complicanze molto modeste. Il dolore legato alla procedura può essere controllato con analgesici, sedazione ed anestesia generale. Le possibili infezioni possono essere evitate con banali e basilari regole di asepsi. La principale preoccupazione dei clinici, quando devono programmare un campionamento midollare, riguarda quei pazienti che mostrano serie citopenie (in particolare una piastrinopenia severa) e/o coagulopatie: in questi casi tuttavia, le eventuali perdite ematiche sono solo locali e al massimo possono condurre alla formazione di ecchimosi, o piccoli ematomi locali. La cavita midollare dell'osso è infatti uno spazio completamente chiuso, per cui gli eventuali fenomeni emorragici sono ovviamente auto-limitanti.
Un recente studio, pubblicato sul Journal of Small Animal Practice (Woods et al 2020; Complication associated with bone marow sampling in dogs and cats), ha analizzato la frequenza ed il tipo di complicazioni associate al prelievo midollare, in 131 cani e 29 gatti: queste sono risultate evidenti solo nel 14% dei casi. Com'era presumibile, la principale problematica, era legata al dolore associato alla punzione dei tessuti ossei ed al successivo prelievo. Una complicanza molto meno frequente erano proprio i modesti fenomeni emorragici locali: questi rari casi erano associati ad una trombocitopenia.
Va tuttavia puntualizzato che nello studio in questione, i campionamenti erano stati effettuati quasi sempre da omero e femore, e non erano quindi inclusi pazienti con prelievi da altre sedi (es. sterno, coste e ala dell'ileo) comunemente utilizzate dai veterinari, anche in base alle abitudini e preferenze personali. Non possiamo quindi generalizzare questi risultati per tutte le situazioni. Ad esempio un'eventuale punzione accidentale di organi interni è possibile con i campionamenti sternali e costali, ma non con quelli effettuati dagli degli arti.
Nessun animale, nemmeno quelli neutropenici e/o in terapia con corticosteroidi, ha invece mostrato segni di infezione locale o di sepsi, confermando come il rischio di contaminazione batterica iatrogena sia estremamente remoto.
In conclusione, la procedura di campionamento midollare può essere considerata sicura e le eventuali complicazioni molto modeste e facilmente controllabili.
Walter Bertazzolo, Med. Vet. EBVS European Specialist in Veterinary Clinical Pathology (Dipl. ECVCP); Direttore Scientifico di MYLAV.
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