L'effetto della contaminazione ematica sull'esame del liquor
Vi siete mai chiesti quanto e come può influire la contaminazione ematica al prelievo, sui risultati dell'esame del liquor, in particolare per quel che concerne il numero di RBC, di cellule nucleate e sulla concentrazione proteica?
Non esistono pareri concordi sull'argomento, e diverse fonti bibliografiche riportano metodi di correzione contraddittori su come modificare i risultati del liquor inbase alla quantità di eritrociti presenti nel campione.
Un recente studio pubblicato su Veterinary Clinical Pathology (MacNeil et al, VCP 2018; 47: 464-470) ha valutato il possibile effetto confondente della contaminazione ematica in due modi differenti:
1) Retrospettivamente, attraverso un'analisi statistica dei risultati nel database del laboratorio dell'Università del Colorado. I campioni con una sospetta contaminazione ematica iatrogena (108 campioni di LCR), sono stati confrontati con quelli privi di contaminazione (679 campioni di LCR), al fine di valutare se esistessero differenze significative in numero di RBC, cellule nucleate e concentrazione proteica. Come vedete dall'immagine sotto, non sembrava esserci una differenza evidente in termini di conteggio cellulare e concentrazione proteica, a dispetto della diversa quantità in RBC.
2) Prospetticamente, creando delle contaminazioni seriali di campioni di liquor con quantità fisse di sangue, al fine di creare una contaminazione ematica fittizia. I campioni così contaminati sono stati analizzati per verificare l'effetto atteso. Anche in questo caso, a dispetto di una crescente contaminazione ematica indotta artificialmente, il numero di cellule nucleate e la concentrazione proteica non sembravano modificarsi significativamente (vedi immagine sotto in 10 campioni di liquor modificati artificiosamente).
Gli autori concludono quindi che non è possibile stabilire una relazione matematica affidabile che possa correggere il numero di cellule nucleate e la concentrazione proteica, in base alla quantità di eritrociti nel campione. La presenza di un elevato numero di cellule nucleate o un'abnorme concentrazione proteica non dovrebbero pertanto venir giustificate dalla sola contaminazione ematica iatrogena indotta dalla centesi, e dovrebbero pertanto essere conseguenti ad un processo patologico in atto.
Walter Bertazzolo, Dirtettore Scientifico del Laboratorio MYLAV
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