Quali sono le cause di trombocitosi nel gatto?
La trombocitosi è definita come l’aumento del numero di piastrine nel sangue periferico. Questa condizione può essere classificata come primaria o secondaria.
Il termine trombocitosi primaria è utilizzato per indicare una rara neoplasia mieloproliferativa, nota come “trombocitemia essenziale”.
Invece, è decisamente più comune il rilievo di una trombocitosi secondaria o reattiva. In quest’ultimo caso, l’aumento delle piastrine circolanti è il risultato di altre condizioni patologiche che ne influenzano la produzione, il rilascio o la distribuzione.
Sia la trombocitosi primaria che secondaria sono state descritte nell’uomo e nel cane, ma in letteratura sono scarse le informazioni per quanto riguarda la specie felina.
In uno studio recentemente pubblicato sul Journal of Feline Medicine and Surgery, Howard et al. hanno indagato le possibili cause di trombocitosi nel gatto e l’associazione tra la gravità della trombocitosi e la patologia sottostante.
In questo studio sono state valutate in modo retrospettivo le cartelle cliniche dei gatti che presentavano un esame emocromocitometrico e la relativa valutazione piastrinica tramite lettura dello striscio di sangue periferico.
Sono stati inclusi i gatti afferenti presso un singolo centro di referenza nel periodo compreso tra gennaio 2011 e settembre 2018. I gatti sono stati suddivisi in tre categorie basate sulla base della gravità della trombocitosi, ossia lieve (600–800 × 103/μl), moderata (801–1000 × 103/μl) o grave (>1001 × 103/μl). Gli animali che presentavano aggregati piastrinici alla lettura dello striscio sono stati esclusi dallo studio.
Figura 1. Striscio ematico di gatto con marcata trombocitosi.
Per ogni gatto incluso sono stati registrati i dati relativi a segnalamento, diagnosi e altri parametri ematologici o esami collaterali effettuati.
I gatti sono stati classificati in tre grandi categorie sulla base della diagnosi finale: neoplasie, malattie endocrine e malattie infiammatorie non neoplastiche.
All’interno di queste categorie, gli animali sono stati ulteriormente suddivisi in base alla tipologia di neoplasia, malattia metabolica o apparato interessato dal processo flogistico.
Nei casi in cui non era stata diagnosticata nessuna malattia sottostante, la trombocitosi veniva considerata come “idiopatica”.
Inoltre, è stato individuato un gruppo di controllo costituito da gatti con conta piastrinica normale. I gatti del gruppo di controllo sono stati selezionati in modo da avere un’età simile ai soggetti del gruppo di studio e sono stati classificati allo stesso modo dei pazienti con trombocitosi (neoplasie, malattie endocrine e malattie infiammatorie non neoplastiche).
Nel periodo di studio sono stati valutati 6547 profili ematologici per identificare i casi con trombocitosi.
Complessivamente sono stati indentificati 158 gatti con trombocitosi e 315 gatti con conta piastrinica normale (gruppo di controllo). L’incidenza della trombocitosi è risultata essere del 2.4%.
L’età media era 9.79 ± 4.9 anni nei gatti con trombocitosi e 9.87 ± 4.9 anni nel gruppo di controllo.
La trombocitosi è stata classificata come lieve in 120 (75.9%) gatti (range, 600–795×103/μl), moderata in 20 (12.7%) gatti (range, 810–990 × 103/μl) e grave in 18 (11.4%) gatti (range, 1005–1470 × 103/μl).
Non è stata evidenziata un’associazione tra la severità della trombocitosi e la patologia sottostante.
La distribuzione dei casi in relazione alla diagnosi finale è riassunta nella seguente tabella.
Diagnosi |
Gatti con trombocitosi (n = 158) |
Gruppo di controllo (n= 315) |
Malattie infiammatorie |
86 (54%) |
177 (56%) |
Neoplasie |
70 (44%) |
80 (25%) |
Malattie endocrine |
48 (30%) |
53 (17%) |
Diagnosi di più malattie |
50 (32%) |
45 (14%) |
Le malattie infiammatorie non neoplastiche erano quelle più frequentemente descritte in entrambi i gruppi.
Tra queste, le malattie infiammatorie a localizzazione gastrointestinale, epatobiliare e le malattie immunomediate erano più frequenti nei gatti con trombocitosi (P<0,05).
In 9 casi (6%) non è stato possibile ottenere una diagnosi finale e la trombocitosi è stata classificata come idiopatica.
La diagnosi di neoplasia era più frequente negli animali con trombocitosi (P<0,0001). Nello specifico, la sottocategoria più comune erano i tumori a cellule rotonde, rappresentati in percentuali simili in entrambi i gruppi.
Il linfoma era il tumore più frequente in entrambi i gruppi; inoltre, la localizzazione gastrointestinale e la forma multicentrica del linfoma sono state diagnosticate più frequentemente negli animali con trombocitosi se paragonati al gruppo di controllo (P=0,03 e P=0,01, rispettivamente).
Le malattie endocrine erano più frequenti negli animali con trombocitosi rispetto al gruppo di controllo. Le malattie endocrine maggiormente rappresentate in entrambi i gruppi erano l’ipertiroidismo e il diabete mellito.
In conclusione, i risultati di questo studio suggeriscono che la trombocitosi nel gatto è un’alterazione clinico-patologica poco comune che può essere causata da varie condizioni patologiche.
Tuttavia, l’incidenza della trombocitosi riportata in questo studio (2.4%) potrebbe essere sottostimata a causa dell’esclusione dei casi che presentavano aggregati piastrinici alla valutazione dello striscio ematico.
I risultati hanno messo in evidenza che la trombocitosi nel gatto è spesso associata a patologie infiammatorie a localizzazione gastrointestinale, epatobiliare o malattie immunomediate.
Inoltre, le neoplasie (soprattutto linfoma) e le malattie endocrine erano maggiormente rappresentate nei gatti con trombocitosi. Sulla base di quanto sopra, il clinico dovrebbe orientare il protocollo diagnostico in modo di escludere queste condizioni patologiche nei gatti che manifestano trombocitosi, indipendentemente dalla gravità della stessa.
Tratto da:
Howard LA, Woolcock AD, Christian JA, Moore GE. Thrombocytosis in 158 cats (2011-2018). J Feline Med Surg. 2023 Jul;25(7):1098612X231185680. doi: 10.1177/1098612X231185680. PMID: 37470518.
Elisa Zambon, Med. Vet., Esperta in Citologia di Mylav
Antonio Maria Tardo, Med. Vet. Esperto in Medicina Interna di Mylav
Walter Bertazzolo, Med. Vet. EBVS European Specialist in Veterinary Clinical Pathology (Dipl. ECVCP); Direttore Scientifico di MYLAV
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