Le malattie trasmesse da vettore: lo screening mediante biologia molecolare
Numerosi agenti infettivi (virali, batterici, protozoari e nematodi) vengono trasmessi tramite artropodi ematofagi. Alcuni di questi agenti sono in grado di causare malattie nell’uomo e negli animali.
Queste patologie sono generalmente note come “malattie trasmesse da vettore”.
Alcune di queste patologie hanno una morbidità e mortalità molto bassa (es. Rickettsie nel cane, micoplasmi nel gatto). Altre hanno una patogenicità e quindi morbidità e mortalità molto superiore (es. Piroplasmosi, ehrlichiosi e leishmaniosi).
Per altre ancora le conoscenze in veterinaria sono limitate (es. Borreliosi).
La ricerca di questi agenti eziologici mediante biologia molecolare presenta alcuni vantaggi rispetto agli screening sierologici:
1) L’infezione può essere svelata anche con quantità minime di campione
2) Il DNA degli agenti eziologici è molto stabile
3) L’infezione può essere svelata ancor prima della comparsa di segni clinici ed in fase acuta, mentre la sierologia risulterebbe negativa
4) Un risultato positivo indica che l’infezione è sicuramente in atto, mentre una positività alla sierologia potrebbe essere semplicemente legata ad una pregressa infezione ormai non più presente nell’organismo.
Per tutte queste ragioni la biologia molecolare dovrebbe accompagnare gli screening sierologici e in alcuni casi sostituirsi ad essi.
Vi alleghiamo una tabella riassuntiva di alcune patologie da vettore (in particolare da zecche) che potrebbe risultarvi utile nella pratica clinica.
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