Nonostante il difficile periodo che stiamo attraversando, il consueto appuntamento autunnale con il congresso Scivac di Arezzo è comunque andato a buon fine. Si è parlato di "Budget-Oriented Clinical Decision": ovvero come prendere decisioni cliniche il più possibile appropriate anche in presenza di un budget limitato da parte del proprietario.

Si può quindi fare una medicina veterinaria di qualità, riducendo al massimo i costi relativi ad indagini diagnostiche e procedure terapeutiche? 

I vari specialisti intervenuti nei relativi settori hanno preso in esame alcune condizioni e presentazioni cliniche frequenti (endocrinopatie, versamenti pleurici, zoppie, ferite chirurgiche, problemi chirurgici addominali, cardiopatie, patologie oncologiche, ecc.) ed hanno cercato di indicare quali sono gli step davvero essenziali e quali meno.

E' apparso evidente che se per alcune patologie l'obiettivo di una gestione sufficientemente adeguata, può essere conseguito anche con un budget ridotto e con minimi accorgimenti (ad esempio nella gestione del diabete mellito), in altri casi la situazione è più complessa e non facile da conseguire (ad esempio nella gestione di una sindrome di Cushing del cane o di un linfoma).  

Quello che è emerso chiaro è che, oggi ancor più di ieri, vista la complessa situazione economica che stiamo attraversando, la gestione di un problema clinico dei pets, deve necessariamente passare attraverso una interazione veterinario/proprietario sempre più curata, per evitare lo spreco inutile di risorse sia in ambito diagnostico che terapeutico.

Quando curiamo i nostri pazienti, non dimentichiamoci mai di avere davanti anche dei proprietari insomma, con esigenze e possibilità differenti, si in termini economici che di tempo. 

Walter Bertazzolo, Med. Vet. EBVS European Specialist in Veterinary Clinical Pathology (Dipl. ECVCP); Direttore Scientifico di MYLAV.