Il calibro dell'ago influenza i risultati di una citologia?
Quando dobbiamo fare una citologia da una massa o da un organo alterato, l'utilizzo della tecnica di prelievo mediante ago sottile (Fine Needle Aspiration - FNA) è sicuramente il metodo di elezione, vista la semplicità di esecuzione, la rapidità di risposta, il basso costo ed i ridotti rischi per il paziente correlati con la procedura. Spesso ci si chiede se sia meglio aspirare oppure eseguire semplicemente una infissione. Inoltre abbiamo lì'imbarazzo della scelta relativa al calibro dell'ago da utilizzare.
In generale, l'aspirazione permette di raccolgliere maggiore quantità di materiale, ma anche di avere una maggiore contaminazione con sangue. L'infissione garantisce spesso buona cellularità, scarsa contaminazione ematica e ottima conservazione cellulare. La sola infissione è pertanto da preferirsi ogni volta che ci si trovi di fronte a tessuti che "cedono" facilmente materiale cellulare (es. linfonodi, fegato, neoplasie ematopoietiche ed epiteliali, ecc.), mentre l'aspirazione è più indicata per le lesioni più compatte. L'esperienza in questi casi aiuta parecchio! Inoltre ripetere più volte il campionamento con metodi diversi, quando possibile, aumenta di sicuro la probabilità di avere campioni utili al citologo.
Ma quale aghi è meglio usare? Esiste un calibro miliore? E questo può influire sulla diagnosi?
Uno studio pubblicato recentemente su Veterinary Clinical Pathology (Arai et al, 48: 287-292; 2019), ha cercato di rispondere a questi quesiti, ed i risultati sono stati abbastanza prevedibili. Sono stati confrontati tra loro i risultati di campionamenti effettuati su masse sueprficiali e profonde mediante aghi da 22G e 25G. Gli aghi di calibro 22G conducevano ad una maggiore componente ematica. I campioni con ago più sottile, conducevano a maggiori danni cellulari. In generale, non vi era infine una differenza significativa nella cellularità e nella capacità di condurre ad una diagnosi finale.
Studi effettuati nell'uomo hanno condotto a risultati nel complesso simili. Un grosso vantaggio nell'usare aghi molto sottili, è tuttavia la minor dolorabilità rilevata dal paziente al prelievo, dato non trascurabile in medicina umana.
In sostanza, se un campionamento è fatto correttamente, il diametro dell'ago probabilmente ha scarsi effetti sulla capacità finale di fare una diagnosi corretta.
Walter Bertazzolo, Direttore Scientifico di MYLAV
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