UNA NUOVA LOCALIZZAZIONE DEL LINFOMA NEL GATTO DESCRITTA DAI CONSULENTI LAVALLONEA
Il dr. Luigi Venco, EVPC Diplomate e il dr. Walter Bertazzolo, ECVCP Diplomate consulenti del Laboratorio LaVallonea, ci parlano, in questa intervista a sei mani, di una loro recente pubblicazione apparsa sulla prestigiosa rivista internazionale Journal of Feline Medicine and Surgery.
Di cosa si tratta innanzi tutto?
Nel corso degli ultimi 15 anni abbiamo diagnosticato, presso la nostra struttura, 7 casi di linfoma pericardico felino, che sono stati descritti nell’articolo in questione. A questi dobbiamo aggiungerne altri due recentemente diagnosticati, per un totale di 9 casi.
Perchè questa localizzazione è così rara e non è mai stata descritta precedentemente, nemmeno in un singolo case report?
Domanda dalla difficile risposta: alcuni linfomi pericardici potrebbero venire diagnosticati erroneamente come linfoma mediastinico. Una diagnostica per immagini adeguata, però, riesce a discriminare molto agelvolmente le due localizzazioni. Viceversa, potrebbe anche accadere che alcune neoplasie pericardiche non vengano approfondite con biopsie, trascurando la possibilità che si tratti di una neoplasia linfoide.
La neoplasia era localizzata solo al pericardio?
Sulla base dei riscontri ecografici e patologici, i gatti presentavano un coinvolgimento massivo e diffuso del pericardio con focali invasioni microscopiche di altri organi. Il pericardio appariva notevolmente ispessito (fino a 2 cm) sia all’esame eco-cardiografico che alla necroscopia. Per queste ragioni possiamo presumere che la localizzazione primaria fosse proprio quella pericardica.
Quale sintomatologia presentavano questi gatti alla visita clinica?
Tutti manifestavano gravi problemi respiratori, scarse condizioni corporee, anemia, attenuazione dei toni cardiaci e presenza di versamento pleurico e/o pericardico.
Avete notato una relazione con una eventuale infezione da FeLV?
In effetti 6 gatti su 7 risultavano positivi al test sierologico antigenico o alla ricerca dell’antigene virale mediante immuno-istochimica. Presumibilmente questa forma linfomatosa presenta, quindi, caratteristiche ezio-patologiche simili al linfoma mediastinico, anch’esso frequentemente associato all’infezione da FeLV.
Come siete giunti ad una diagnosi definitiva?
Innanzi tutto l’ecocardiografia era assolutamemnte suggestiva, con un ispessimento diffuso di tutto il pericardio (fino a 1-2 cm) che presentava un aspetto "cerebroide", esigua falda di versamento, senza peraltro evidenza di tamponamento o compressione della camere cardiache. Inoltre in molti casi abbiamo avuto una conferma in vita mediante esame citologico della neoplasia e/o del versamento, confermata poi anche dalla necroscopia e dall’esame istologico.
Domanda per patiti dell’oncologia: erano linfomi T o B-cell?
Dei 7 pubblicati, 3 erano B-cell e 3 T-cell, in uno non abbiamo potuto effettuare l’immunofenotipo.
E’ una neoplasia trattabile?
E’ ovvio che abbiamo dati molto scarsi visto la rarità della condizione. Possiamo però dire che l’unico gatto sottoposto ad un tratttamento poli-chemioterapico ha vissuto per quasi due anni, salvo poi recidivare con metastasi a distanza. Gli altri soggetti sono stati soppressi e non hanno risposto a singoli trattamenti con cortisonici o doxorubicina.
Grazie Luigi e Walter per la vostra disponibilità. Per chi volesse sapere di più, questa è la referenza bibliografica completa: Perycardial lymphoma in seven cats (2014) Amati M, Venco L, Roccabianca P, Santagostino SF, Bertazzolo W. Journal of Feline Medicine and Surgery 16: 507-512.
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