L’esame batteriologico nel paziente aviare
La microbiologia è uno strumento importante per conoscere e valutare lo stato di salute del paziente aviare. Il materiale biologico per l’esame colturale deve essere raccolto in modo adeguato utilizzando dei tamponi sterili da conservare in terreno di trasporto.
Cosa è possibile campionare?
I siti più comuni da cui è possibile prelevare campioni per la batteriologia sono le coane, il gozzo, gli occhi, le orecchie, la pelle e la cloaca. In corso di infezione dei seni paranasali o di tumefazioni articolari si può campionare il materiale presente tramite centesi. La valutazione della cavità celomatica per via endoscopica può evidenziare la presenza di granulomi a livello di una o più strutture anatomiche, ad esempio, è utile ricorrere all’esame microbiologico in corso di infezione dei sacchi aerei, ovariti, orchiti e granulomi a carico dei polmoni.
Durante il campionamento che accortezze bisogna avere?
Prima di campionare la cloaca, il gozzo e le coane è consigliabile inumidire il tampone con soluzione salina sterile. Questa procedura permette di limitare il trauma meccanico alla mucosa dei tessuti indotto dallo sfregamento del tampone. Il tampone cloacale è da preferirsi a quello fecale perché la contaminazione da microrganismi ambientali è ridotta, quando si pratica il campionamento dalla cloaca è possibile ritrovare alcune gocce di sangue sul tampone o nelle deiezioni del pappagallo.
Come si esegue il campionamento dall’articolazione?
Il paziente deve essere sedato, successivamente si prepara la zona anatomica asetticamente e si inserisce un piccolo ago in articolazione per prelevare il liquido. Il materiale raccolto viene distribuito sul tampone e conservato nel terreno di trasporto.
Ci sono altre applicazioni della microbiologia nei pazienti aviari?
Un’applicazione molto importante è il monitoraggio della situazione microbiologica all’interno di un allevamento. È fondamentale controllare gli animali durante il periodo di quarantena, studiare lo stato di salute dei riproduttori, campionare le uova non schiuse, i soggetti morti, quelli che crescono in modo stentato e i soggetti svezzati in camera calda dall’allevatore con tecniche di alimentazione artificiale.
In caso di particolari richieste o domandi, vi invitiamo a contattare i nostri consulenti di settore.
Gustavo Picci, consulente di Mylav per gli animali non convenzionali.
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