La formazione di ulcere gastro-duodenali è descritta tanto nell’uomo quanto nei cani con diverse tipologie di epatopatia. Purtroppo, questa evenienza viene sottostimata, anche per la difficoltà della diagnosi definitiva, che richiede l’esame endoscopico, ed i clinici si focalizzano sulla patologia epatica da trattare ma non su questa potenziale complicanza.

Un recente studio (O’Kell, Journal of Veterinary Internal Medicine 2022) ha valutato la frequenza e la gravità di erosione ed ulcerazione della mucosa gastrica e duodenale, in un gruppo di 40 cani con epatopatie di varia natura (vascolari, infiammatorie croniche, cirrotiche, neoplastiche, ecc.).  Queste lesioni mucosali erano complessivamente presenti nel 23% dei casi e non erano associate ad una specifica patologia epatica.

Figura 1. Immagine endoscopica di ulcera gastrica in un cane (per gentile concessione di Enrico Bottero, esperto in Gastroenterologia di Mylav).

L’eziopatogenesi non è chiara e purtroppo non ci sono rilievi clinico-patologici o ecografici clinici che abbiano un’elevata sensibilità nel rilevare la presenza di ulcerazione.

L’ecografia addominale è in grado di rilevare ulcerazione gastro-duodenale nel 30-65% dei casi in diversi studi. D’altro canto la presenza di melena, vomito, anemia rigenerativa post-emorragica o sideropenica (microcitica/ipocromica), ipoproteinemia ed aumento dell’urea non sono rilievi costanti: se presenti sono un campanello d’allarme importante, ma purtroppo non tutti i cani con tendenza all’erosione ed ulcerazione mucosale gastro-duodenale, presentano queste anomalie clinico-patologiche.

Sebbene siano necessari ulteriori studi sull’argomento, questo recente articolo mette in luce una situazione poco conosciuta  che merita maggiore attenzione da parte dei clinici che si occupano di medicina interna ed in particolare di epatologia.

Walter Bertazzolo, Med. Vet. EBVS European Specialist in Veterinary Clinical Pathology (Dipl. ECVCP); Direttore Scientifico di MYLAV